giovedì 13 agosto 2009

primi giorni

11/08/09
10.00 pm

Stamattina siamo andati a letto verso le 4, non mi andava di dormire; trovo che sia una perdita di tempo piuttosto significativa, soprattutto in momenti come questo. Circa tre ore dopo gia` uscivo di casa, salutando mio padre e Vale, che rimane a dormire a casa mia. Mia madre, Marina e i neotrovati Paguz e Elia mi accompagnano all’ormai piu` che familiare BGY. Routine della partenza, ma inaspettatamente il volo per Francoforte Hahn si rivela uno dei piu` suggestivi che abbia mai fatto, con il passaggio sul lago di Como e il valico delle Alpi innevate [per inciso, altri voli memorabili sono stati Roma-Cairo di meno di un mese fa, il quale aveva sorvolato per un bel po’ il Nilo e le piramidi di Giza; Roma-Orio di dieci giorni dopo, che per la prima volta nei miei voli capitolini e` passato sopra Colosseo, Vaticano ed altri monumenti; Catania-Orio di due anni fa, per la compagnia come per il vulcano fumante e tante altre cose meravigliose].
Comunque nella terra dei tedeschi il tempo e` pessimo, piove e fa freddo; inoltre Hahn e` un postaccio, un buco periferico con una striscia d’asfalto per aeroplani. In novanta minuti raggiungo il Frankfurt International Airport, uno dei piu` grandi d’Europa (ci metto venti minuti a trovare e raggiungere i desk della Condor), ma per colpa della germanica efficienza in un istante mi ritrovo davanti al mio gate, pronto a partire. Solo che e` mezzogiorno, e l’imbarco comincia alle sette e un quarto. Pranzo e passeggiata si prendono una mezz’oretta, mi ritrovo con un pomeriggio da riempire. Mentre continuo l’ascolto in ordine alfabetico delle 3181 canzoni del mio mp3 riesco ad iniziare e finire due libri: uno e` I dolori del giovane Werther, di Goethe, veramente meraviglioso, anche se a volte eccessivamente Sturm und drang; ma gia` sapendo che mi ci sarei riconosciuto tanto quanto, a suo tempo, ne L’isola di Arturo l’ho letteralmente divorato, quasi l’avessi scritto io e dovessi solo controllare se per caso mancasse qualcosa. L’altro libro e` La morte di Ivan Il’ic di Tolstoj, che ho trovato molto toccante e commovente. Anche in questo caso si possono ritrovare un sacco di riflessioni sulla vita, la morte, il rapporto con le altre persone e con se stessi che sembrano partoriti dalla propria mente.
Per di piu` tra un libro e l’altro riesco pure a schiacciare un pisolino, che non e` poi cosi` tremendo il dormire in aeroporto. Ora scrivo queste parole sull’aereo, penso di essere sopra la Calabria ma il mondo e` oscuro (che novita`!). Sono ansioso di arrivare.
P.s. Il fatto che il cibo degli aerei sia pessimo e` un falso mito; e` ben piu` che passabile. Invece il dormire e` veramente poco piacevole.
P.p.s. Non so se scrivero` cosi` tanto ogni giorno, ma ero particolarmente in vena di scrittura.

12/08/09
10.30 am

Il volo e` andato tutto bene, anche se alle tre di notte si sono accese tutte le luci e i segnali di allacciare le cinture, perche` l’aeroplano ballava non poco (ma si era troppo stanchi per aver paura, e non si sono nemmeno aperti i distributori di ossigeno..). Atterro alle cinque e mezza ora locale, [la Tanzania e` avanti solo di un’ora, ma ero convinto fossero almeno due; probabilmente e` per l’ora legale] e` ancora buio e un pochino nuvoloso. Aspetto che la folla di safarimen si disperda ed esco ad aspettare Anna e Michael. L’alba e la luce del giorno arrivano in un attimo, e si percepisce fortemente di essere in un mondo nuovo. Anche solo per gli uccellini che becchettano attorno ai carrubi, cosi` diversi dai nostri passerotti.. Poi, arrivati An. e Mi. con un ritardo non fastidioso (the african way!), si parte per Arusha, 50 km di distanza: tutto e` cosi` simile ed insieme cosi` diverso da casa, dalla gente che cammina per strada (ci sono parecchi Maasai. Persone stupende, dentro e fuori) agli alberi tropicali (ma dai!) ai pali della luce in legno a scarpe che pendono dai fili elettrici (ignoro il motivo); An. compra un po’ di frutta, delle uova e del latte per me, ed e` tutto cosi` meravigliosamente.. rurale! A mia insaputa mi compra anche la sim card, e poi raggiungiamo la casa di Mario. Fissiamo l’appuntamento verso le 10.30 affinche` possa riposare, quindi mi appisolo, disfo i bagagli e scrivo queste parole.
Si comincia.
P.s. Il mio nuovo numero e` 00255-0769-276377, ma non funziona ne` in uscita ne` in entrata. Nemmeno la mia sim vecchia sembra funzionare, domani cerchero` di scoprire il perche` (magari serve un prefisso continentale oltre al solito 0039)

9.00 pm
Scrivo queste parole dal computer di Mario, domani copiero` tutto su internet dall’Urafiki Center. Stamattina, poiche` alle 11 non era ancora arrivato nessuno, mi sono appisolato di nuovo, per svegliarmi verso le 2 con Michael e Brian in casa; quindi insieme ad Anna, una loro sorella e una loro zia siamo andati in citta` per portare dei mobili in un magazzino, chiaccherando allegramente in swahili (loro) e fissando stupefatto il mondo (io). Quindi, cambio un po’ di soldi [il tasso di cambio e` uan iuro per milleottocentoqualcosa schilling, cosi` non devo far altro che ricominciare a pensare in lire. In Egitto invece dovevo dividere tutto per sette virgola ottoequalcosa] carichiamo e scarichiamo sorelle e conoscenti vari, facciamo una piccola spesa al supermercato e si sono fatte le sette meno un quarto. Il sole tramonta. Io, Mi. e Br. ceniamo in un una sorta di pub con della carne arrosto salata terribilmente squisita prima di visitare velocemente l’Urafiki Center. Tra poco andro` a letto, anche se a casa sono le otto di sera, perche` non ho dormito piu` venti ore nelle ultime tre notti.
P.s. In alcune zone di Arusha, soprattutto nel quartiere della casa, la gente per strada mi fissa. Ho capito il perche` quando anche io mi sono stupito di vedere camminare due bianchi per strada –erano cosi`..fuori posto, you know?
P.p.s. A proposito, oggi pomeriggio ho ricominciato a pensare in inglese. L’Egitto aveva richiesto tre giorni, la Tanzania poche ore.
P.p.p.s. A proposito 2.0, le strade, sebbene siano principalmente di terra battuta, non sono troppo sporche. Polverose all’inverosimile, lo concedo, ma se paragonate a quelle italiane mostrano soltanto un poco di sporcizia in piu`. Quelle Cairote, al contrario, erano veramente zozze. E anche il loro modo di guidare, sebbene sulla sinistra (ma ci si abitua in fretta) e` moltro piu` tranquillo di quello egizio. Almeno qui non avevo la certezza di morire. Un’ultima differenza e` che qui ho visto solo tre poliziotti (di cui una donna), mentre al Cairo superavano di numero i passanti (ed erano tutti uomini).


13/08/09
7.10 pm
Stamattina ho dovuto riposarmi forzatamente, costretto da Anna. Percio` ho letto tutto L'onore perduto di Katharina Blum, di Boll, che ho apprezzato moltissimo essendo il primo libro scritto in questa maniera che leggevo -o, almeno, il primo di cui ho memoria. Inoltre riesco a scoprire perche` il telefono non funzionava: devo aggiungere un altro zero davanti allo 0039 (e viceversa per voi, dovete scrivere 000255). Ho appuntamento con Michael alle 12, ma arriva alle 14.20 (fortuna che prima ho mangiato delle banane, le piu` buone di sempre; e una arancia, la piu` buona di sempre; e una papaya, la piu` ..be', ci siamo capiti. Comunque con Mi. e Brian vado all'Urafiki Center, dove tento invano di usare internet. Poi conosco tutti i ragazzi, giochiamo a pallone, do loro i regali e ne ricevo una dimostrazione della squadra di acrobatica. Poi merenda con arachidi tostate e chai (te` molto dolce), prima di arrivare qui all'internet point per finalmente postare questo primo intervento.
P.s. L'urafiki center e` una sorta di scuola e di centro di ritrovo per i bambini di questo quartiere -e non solo-, fondato da Mario, figlio di un'amica di mio nonno, e gestito soprattutto da Anna e Michael, lei insegnante con un figlio (Brian) e lui tuttofare con licenza di guida per safari.
P.p.s. probabilmente scalero` il monte Meru
P.p.s. Su queste tastiere non esiste l'accento, non ho disimparato a scrivere..

Ale

4 commenti:

  1. o cielo! rallenta un attimo con la lettura. se tanto leggi tanto scrivi dovrai aprire un blog di supporto!
    no, non farlo. scrivi piu che puoi. raccontaci tanto e descrivi tutto. uno sforzo con i profumi, dai, vogliamo sapere dei profumi.
    e poi fotografie. di anna, michael e braian, dei ragazzi e dei bambini, della polvere delle strade e dei colori dei mercati, degli uccellini e degli alberi, e potrei continuare ...
    le scarpe, ricordo qualcosa a proposito delle scarpe. appena mi tornerà alla memoria ti scrivo. o ti telefono. sempre che riesca a far funzionare la carta appositamente acquistata!!
    ciao kant (kant...!!) "stacci" bene.
    e scrivi. e non sognarti di non tornare. bergamo ti rivuole

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  2. Credo che solamente leggendo queste "poche" righe mi sia parso totalmente errato il significato di "Bel posto" che avevo prima...
    Ti conviene dormire di più e leggere un pochino meno se no arrivi a fine mese con due occhiaie enormi e la borsa dei libri vuota,il che non dev'essere piacevole.
    Aspetto altri interventi così da sentirmi un minimo partecipe di qualcosa di veramente bello ed interessante.
    Anche se mi sembra inutile scriverlo stacci bene !!

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  3. Tatousss...meno male che c'è mio fratello che mi ricorda dell'esistenza di questo blog.
    Che bello leggere quello che passa dai tuoi occhi, dalla tua pelle =)
    E comunque avvisami quando si riesce a comunicare con quel numero, intanto un abbraccio.
    P.S. La parte femminile dei neotrovati è più tranquilla, decisamente..

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  4. Penso che tornero`, anche solo per poter organizzare bene la mia trasferta definitiva.
    Apprezzo che apprezziate cio` che scrivo (..mi correggio, cio` che pubblico), e mi mancate molto. Potete chiamarmi quando volete, ripeto che il numero e` 000255-0769-276377...
    p.s. qui mezz'ora di internet costa 500 lire, a Francoforte costava 16.50 iuris.. qual'e` il paese migliore? (la velocita` e` la stessa)
    Ale

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