martedì 8 settembre 2009

Io accetto il caos, ma non sono sicuro che il caos accetti me

06/09
9.05pm
La sveglia di stamattina e` stata parecchio brutta, con i postumi della tristezza di ieri che ancora gravavano sulle palpebre e nessuna voglia di alzarsi dal letto come di stare sdraiato a non fare niente. Al centro pubblico l’ultimo post che avete letto, ed il router e` stato fortunato ad essere veloce o me lo sarei mangiato. Non riesco a stare fermo ed inizio a passeggiare dappertutto, in casa, nell’orto, nel prato, quando finalmente e` tutto pronto e possiamo partire. Destinazione: chiesa cattolica di Njiro road, poiche` ieri sera sono stato invitato da Anna ad andare a messa con lei e Brian, accettando. Non era la prima messa che vedevo in vita mia, sebbene probabilmente rientri nel numero delle dita di una mano; tuttavia e` passato parecchio tempo dall’ultima cerimonia di questo tipo a cui ho partecipato, e nonostante questo ho percepito la notevole differenza tra i due paesi. Prima di tutto e` interamente in inglese; inoltre cantano continuamente, tutti insieme, dei canti diversi e molto belli accompagnatida un piano. Pero`, al principio, ero comunque infastidito e crucciato dai pensieri dell’altra sera, ai quali si aggiungevano i problemi del cantare (unirmi al coro? Non mi va; tacere? E` da escludere; mimare in silenzio? Non e` dignitoso..) Mentre mi concentro su questi cavilli, i bambini escono per il catechismo mentre noi adulti restiamo per la lettura di un passo biblico, la recita di un sermone e tante altre canzoni. In quel momento, tra il vento fresco che entrava dalla porta, lo scricchiolio delle panche in legno e lo scalpiccio di chi si alza a fatica percepivo qualcosa di estremamente umano. Non so quante di quelle persone entro un paio d’ore sarebbero tornate all’aperto a mentire al prossimo, truffarlo o denigrarlo; in quel momento ero circondato solamente da persone pienamente occupate a voler bene al genere umano. E mi sentivo gia` meglio. I piccoli tornano, ed intervistati dalla catechista (una donnona bianca con un ottimo inglese) espongono la lezione del giorno, sulle malattie e sull’avere fede. Riuniti, quindi, alle famiglie si canta, si prega, una raccolta fondi molto discreta e priva di pacchiane ostentazioni di generosita` precede la comunione. Infine vengono lette delle informazioni generali sulla parrocchia e viene chiesto, se ci sono dei visitatori, che si alzino e dicano l’origine. Uno da Dar Es Salaam, Uno da Arusha, Uno dall’Uganda e Me veniamo accolti da applausi di benvenuto. Appena usciti un prete viaggiatore mi avvicina parlandomi in italiano, ma piu` che infastidito ero stupito di capire quella lingua, che ho sentito, lui escluso, da quattro bocche in altrettante settimane. Tornando a casa, le nuvole si aprono ed il sole incomincia a scaldare la terra. Mi sento bene, e sono passate solo poche ore. Non credo che il miracolo sia effetto della messa, penso sia merito dell’Africa intera. Libera nos a malo.
Dunque, non appena giunti al centro, io e Br. ripartiamo per una lunga passaggiata in campagna, tra felci, piantine di caffe` e ruscelli, per raggiungere una capanna abbastanza malcurata, porgere i saluti di Anna e tornare carichi della solita erba conigliesca. Dopo pranzo mi ritiro nel campetto da gioco per tirare mezz’ora di calci al pallone magico che mi restituiva un pensiero filosofico ogni rimbalzo, riguardo Ulisse, la differenza tra me e Manzoni, il mare, la simbologia e il perche` e` decisamente incompleta, Aristotele e i suoi seguaci e tutti i loro errori, che sono numerosi e grossolani. A mio avviso. Dopo il periodo di tempo di cui siete venuti a conoscenza meno di dieci righe fa, ma che in realta` avrebbe anche potuto essere di un terzo inferiore come di un buon trenta percento in piu` vengo raggiunto da alcuni dei ragazzi del centro, tra i quali Luka e Frankie (che ormai ho deciso essere il mio preferito) che mi obbligano a rincorrerli per il prato e per il quartiere, in quello che e` senza dubbio il nostro gioco ufficiale. Durante un inseguimento particolarmente appassionato ricompare Michael, che saluta come se non ci vedessimo da poche ore piuttosto che da quattro giorni, insieme a suo cugino Lawrence e la guardia maasai piu` giovane. Raccogliamo i ragazzi e ci stipiamo tutti nel vain insieme ad Anna, Tabitha e un uomo piuttosto rotondo ma con il viso gioviale che non avevo mai incontrato (e che non mi viene presentato).Viaggiamo fino al lago Duluti, alle porte della citta`, dove alcuni dei ragazzi provano a pescare (bottino finale della giornata: un pescetto piccino e disorientato) mentre io, Mi. e otto dei ragazzi saliamo su una “barca”, una conchiglia di metallo instabile e che, per sfida e spregio di Archimede, imbarca acqua a non finire per un giro in questo lago rotondo comparso in una notte del novantatre e nei miei ricordi di altre imbarcazioni, dal PN degli Abruzzi, tra i cervi e la guida hippie, a Bobbio, tra All’assalto e judo acquatico, alla francia, tra il pagaiare a mano e i canali navigabili. Ma ora siamo sul lago Duluti, e non sembra che ai cormorani, alle anitre africane e a quegli strani uccelli bianchi interessi troppo che sia stato creato con la magia. Ci si spruzza, si vuota il fondo, si salutano gli uccelli e in un batter d’occhio stiamo saltando sulla riva (questa volta e` Newton ad essere sfidato, che la bagnarola si allontanava di un tanto per ogni passeggero che sbarcava). Sulla terraferma vengo coinvolto in una sorta di tacita gara di rimbalzo sassi con la guardia maasai, che perdo con onore e che viene trasformata in una lezione della medesima arte. In questo caso prevalgo, perche` mi baso sulla tecnica piuttosto che sulla forza. Mh.
Il tramonto impone di lasciare il lago, ma non per questo non si puo` continuare a giocare a pallone al centro; almeno, questo e` quello che fanno i ragazzi, perche` io e Mi. abbozziamo il programma di una visita al parco nazionale del lago Nyamara per questa settimana. Va via la corrente, come ormai succede un giorno su due, e vado a casa per cenare, cosa che invece e` diventata una rarita`. Anna cucina troppo bene.
P.s. Oggi e` il compleanno di Roger. Tanti auguri vecchio mio.. Pensavi me ne fossi dimenticato?!
P.p.s. Tra dieci giorni invece c’e` un altro compleanno, e la mia forse partenza.
P.p.p.s. C’e` una cosa a cui penso spesso quest’anno. Uno dei miei personaggi storici preferiti e` Carlo V imperatore. Ora, lui e` nato nel 1500, e nel ’19, avendo gia` ereditato il regno di Spagna e i relativi domini in Italia, nelle Americhe e nei Paesi Bassi si compra l’elezione ad imperatore di Germania, divendendo praticamente il padrone del mondo, checche` ne dicessero Francesco I o i Luterani, alla stessa eta` in cui io sono chiuso al sarpi, un maasai vende perline e un altro lavora la sua terra. A voi stabilire che cosa significhi tutto cio`.
08/09
10.20pm
NB ieri sera avevo un forte mal di testa, e quindi piu` che scribacchiare su un foglietto qualche appunto, dimenticandomi perfino di ricordare l’orario, non sono riuscito a fare. Ora cerchero` di decifrarli e integrarli in una qualche forma intelleggibile, prima di passare al resoconto di oggi. Grazie per l’attenzione.
Di mattina mi sveglio di buon umore. Questo e` da segnalare, perche` non avete idea di quando e` stata l’ultima volta in cui cio` e` successo [Questo gennaio. Ok, ora ne avete idea, pero` ancora ignorate quando e` stata la penultima, e questa e` un’informazione di cui anche io sono privo]. Per di piu` il cielo era limpido e gioioso, E finalmente e` arrivata la primavera, penso. Vado al centro per tirare matti i bambini –nelle intenzioni; rendono pan per focaccia. Ma lunedi` e` il primo giorno di scuola vera e propria, e si immergono presto nel ripetere numeri e vocali. Nel frattempo e` arrivato Mi., e quindi ci dedichiamo a lavori di manutenzione come riparare la traversa di una porta, che si era staccata il giorno prima, o andare a prendere, diluire e spruzzare un prodotto chimico pestilenziale su tutte le foglie di tutte le piante del giardino, che non sono poche. Dopo pranzo disegnamo su dei cartelloni la scritta Happy Birthday Bea We Love You!, per fotografarli insieme ai bambini come ci era stato richiesto da Mario per il compleanno di una sua amica. Poi, arrivati Frankie e Jacob, andiamo a comprare le arachidi per la merenda del pomeriggio e le nettiamo, togliendo quelle marcie o non adatte ad essere mangiate. Intanto il sole inizia a fare effetto, e la testa mi diventa pesante. Per fortuna oggi c’e` lezione della squadra di acrobati, e li guardo seduto con addosso Nancy ed accanto Frankie, che non si sentiva bene. Volevo tirarlo su di morale lottando con il ferocissimo gallo da guerra che presiede il pollaio, ma oggi era in vena di codardia e continuava a scappare per nascondersi. Ed il pomeriggio finisce, senza eventi che al momento riesca a ricordare se non che ormai la pesantezza alla testa era passata al dolore, come mi succede spesso, ma poco importa. E se oggi c’e` corrente, maledizione, vuol dire che domani dovro` aspettare fino a tardi per scrivere per il blog!
P.s. Aspettare ancora e` da escludere, poiche` domani sera saremo a Manyara e lasciarvi a secco per troppi giorni mi sembra crudele.
10.40pm
Oggi la giornata e` andata al contrario di ieri, poiche` di mattina mi sentivo malinconico e anche insofferente verso i bambini che si ostinano a non capire che non capisco lo swahili (cosa che di solito mi divertiva) e non mi lasciano in pace se gli chiedo, nella loro lingua, di aspettare perche`devo fare delle cose. E cioe` inviare le foto per il compleanno, ma la connessione si rifiuta di collaborare ed allora esco, essendo gia` iniziata la lezione, per aiutare Mi. e la guardia maasai a cambiare una ruota del vain. Il veicolo ci serve perche` abbiamo deciso di fare una piccola gita, e con Frankie e Jacob portiamo i piccoli allo stagno da pesca di Mi., dove veniamo raggiunti da Luka e da un ragazzo sconosciuto. Solo noi grandi abbiamo in mano una canna (un ramo, in realta’), ma i bambini [che, nel caso non l’avessi precisato, hanno tra i tre e i sei anni] si divertono lo stesso da impazzire a saltare verso i fiori, girare su se` stessi o strillare impauriti ad ogni guizzo dei pesci catturati. Subito sono passate due ore, abbiamo accompagnato i bambini a casa, le prede sono stese perche` si secchino (secondo me erano abbastanza seccati gia` al momento della cattura, ah-ah. Scusate, mi e` venuta cosi`..) e il vain e` parcheggiato. Prima di pranzo faccio con Mi. e Frankie una passeggiata lungo un piccolo torrente, poco piu` di un canale di irrigazione, che sbuca da una sorgente nella campagna dietro al centro; dopo, sempre con loro, vado all’internet point per spedire le foto testarde e stampare il biglietto ryanair di ritorno, per precauzione. Tornando sento di nuovo le avvisaglie del mal di testa, e mi fiondo a casa per imbottirmi di medicine (una pastiglia, per i miei standard, e` imbottirsi. Cerco di evitare la roba chimica). Non voglio perdere tempo per stupide esigenze del corpo, e gioco tutto il pomeriggio fino al Bible Time, dopo il quale tre delle bambine mi regalano dei disegni fatti da loro. Cena a lume di candela a base di riso con stufato di fegato (almeno, la parte piu` solida aveva il sapore del fegato. Il sugo invece sapeva di cibo orientale); saluto Cecy, che domani parte per un viaggio di lavoro di un mese, e torno a casa ad aspettare la corrente per (tra)scrivere questo post.
P.s. Non ho ancora deciso un titolo, probabilmente optero` per qualche citazione, vedro` domattina.
P.p.s. La lista dei cinque film piu` brutti che abbia mai visto, in ordine, e`:
1-Carmen, non ricordo di chi
2-Stalker, di Tarkovskij
3-2001 Odissea nello spazio, di Kubrick
4-Vendredi Soir, di Claire Denis
5-Paranoid Park, di Gus Van Sant
Nonostante sia addirittura al secondo posto, e sia rimasto al primo per mesi, Stalker conteneva una riflessione sulla forza e la debolezza che mi ha colpito moltissimo e su cui torno spesso a riflettere.
P.p.p.s. Il titolo per cui ho optato viene da un’intervista a Bob Dylan (Nota aggiunta il 09/09, 8.05am)
Ale
09/09
8.10am
Ho passato la breve distanza tra casa e il centro a pensare a tre cose. Uno, che sono anche piu` vecchio di Tutankhamon, che pero` mi sta antipatico in quanto la gente non sa che l’unico motivo per cui e` famoso e` che essendo un re privo di alcuna importanza ha ricevuto una tomba povera e piccola, che e` stata coperta da quella di un faraone successivo preservandone il tesoro. Due, che da oggi ogni giorno e` l’ultimo giorno della settimana. Tre, che un anno, un mese e un giorno fa iniziavano le olimpiadi in Cina con quella spettacolare aperture.
P.s.Mmm, accontentatevi di questi tre appunti.

4 commenti:

  1. asante sana mzungu.
    asante perchè ti sei preoccupato di non lasciarci a secco più a lungo (cavoli, tre giorni d'attesa con internet fisso su tatonzania)
    asante perchè ti racconti, con coraggio, umorismo e lucidità
    asante perchè ci fai ridere e sorridere e pensare e commuovere (pure un povero pescetto disorientato..)
    grande vecchio diciannovenne che comincia a sentire la responsabilità degli anni.
    continua così, filosofo in essere (se filosofo significa ancora cercare la meraviglia e dare risposte sul senso del mondo e degli uomini allora si, lo sei davvero) c’è un immenso bisogno di persone come te
    jambo mzungu
    p.s. penso come ale. siamo molto fieri di te
    p.p.s. non contare gli ultimi giorni d’africa. piuttosto, comincia a contare i giorni che mancano al tuo ritorno in africa
    p.p.p.s. ci dici chi ha vinto i centomila punti?

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  2. "Come On,My Friends
    Let's make for the hills
    They say there'sgold
    But i'm looking for thrills
    You can get your hand on whatever we find
    Because i'm only coming alone for the ride
    Well,you go your way
    I'll go mine
    I don't care if we get there on time
    Everybody's searching for something,they say
    I'll get my kicks on the on the way
    Over The mountains
    Across the seas
    Who know what will be waiting for me?
    I could sail forever to strange sounding names
    Faces of people and place don't change
    All I have to do is just close my eyes
    To sea the seagull wheeling on those far distant skies
    All I want to tell you,
    All I want to say
    Is count me in journey
    Don't expect me to stay."

    Oggi ascoltando questa canzone ho pensato a Te...Forse Tu in Tanzania hai trovato davvero un posto magico e stupendo,anzi sicuramente è così,ma anche qua hai persone che ti vogliono davvero bene..e in molti contano su quella frase
    "Don't expect me to stay." molti ti rivogliono in Italia.
    P.S. Indovina la canzone e ti pago una pizza!

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  3. tato tato... come farai a ritornare a vivere qua tra noi?

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  4. posso un paio di p.s.?
    p.s. d’accordo su 2001. forse palloso più che brutto? incredibile come siano arrivati ad acclamarlo capolavoro (e genio kubrik). e tarkovskij? e la corazzata potemkin? e sulle vie di damasco? e la casa degli spiriti?... credo che non riuscirò mai a stendere una lista.
    p.p.s. in crisi di astinenza riletto, con analisi logica e grammaticale, il post. da gennaio è la prima mattina di buon umore? forse c’è qualcosa da regolare. il bioritmo? alzarsi due ore prima? digiunare la sera? coccolare i gatti mezz’ora in dormiveglia? leggere va dove ti porta il cuore prima di dormire? (no, scusa, sbagliato. questo porta alla morte cerebrale)…..
    p.p.s. extra. ti prego, scrivi. se lo facciamo noi ti buttano fuori da blogger

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