05/09
3.25 pm
Anche questa mattina e` passata senza grossi avvenimenti. Ho fatto colazione a casa di Bryson, il cugino di Brian, con chai al latte e mandrasi e davanti al solito canale di video reggae-hip hop. Piu` tardi con Tabitha, Cecy, Emma (tutte sorelle di Anna) e la figlia minore di Emma siamo andati a vedere una casa in costruzione che Cecy vuole comprare. Siamo andati in macchina, e mi sono accorto che non salivo su un’automobile da quasi un mese. E` stato strano, quegli affari sono proprio appiccicati al terreno. La zona della casa e` vicino al mio quartiere, ma non c’ero mai stato; ed in quel momento, tra i banani e la terra battuta, sentivo gli undici giorni che ancora mi rimangono scorrermi addosso come sabbia. Tornati a casa aiuto Bryson a fare i compiti di matematica, che spaziavano dallo scrivere in numeri romani ad un abbozzo di geometria analitica, dalle percentuali alle velocita`. Era dai tempi di Action Man che non facevo calcoli in inglese, ed era abbastanza divertente tornare al materiale delle medie; ma il pensiero che, a breve, mi ritrovero` in mezzo a Seno, coseno, cotangente (come titola l’omonima canzone) mi ha dato un brivido lungo la schiena tutt’altro che piacevole. Dopo l’ultimo problema, cioe` la percentuale di zebre rispetto ai leoni, date le cifre, in un parco nazionale vado al centro per pranzare con dei fagioli misti a qualcosa di morbido e dolce che non ricordava alcun sapore noto e per controllare la mia mail. No, non mi ha scritto nessuno. In seguito siamo tornati a casa di Bry., dove insieme ad altri ragazzini si sono attaccati a una versione piuttosto antiquata di Need for speed. Mi annoio un tantino, quindi scrivo queste parole e poi li convincero` a tornare al centro.
P.s. Ieri sera ho contato le parole di swahili che conosco, sono circa un’ottantina
P.p.s. Una delle guardie maasai si trasferisce a Tanga. A me terrorizzano gli addii.
P.p.p.s. Ho steso una lista dei cinque libri che hanno cambiato la mia vita (in attivo, perche` ne esistono altri che l’hanno cambiata in passivo, cioe` essendo stati letti da altre persone. Ma questo e` un altro discorso). Pero` non e` ancora il tempo per pubblicarla, e` ancora in forse.
9.50pm
Benvenuti alla peggiore serata della Tanzania. Peggiore perche` ho avuto un assaggio di quello che ho avuto e avro` a casa. Ed e` stato parecchio amaro ed indigesto. Tutto inizia con speranze deluse, e si sente qualcosa in fondo allo sterno; ed ecco l’angoscia, la testa che gira. Non va di parlare, si risponde a monosillabi ma si ha anche paura dell’andare a casa, che ci si sente troppo soli gia` cosi`. Si stringono i denti, onicofagia contro mezza falange, camminando su e giu` senza motivo. Guarda, quello che chiamano stivale e` un anfibio che prende a calci, la gente nemmeno sa in che continente si trovi; ascolta, la citta` a cinquanta chilometri da dove si vive e` famosa solo perche` ha lo stesso nome di una squadra di calcio; pensa, nella stessa nazione in cui si trova, la tua e` ricordata solo per l’essere su due livelli. Dovrei tornarci? E per cosa? Per subire le angustie di Polipo Sarpi? Per lasciare la Compagnia? Per vivere in mezzo ad un popolo rozzo e scortese, senza voglia di lottare per il suo futuro? Per non riuscire a dormire la notte? Per essere disprezzato da persone a cui io voglio bene? Per piangere? Col cazzo, signori. Io su quell’aereo non ci salgo.
E mi si passi la parola.
…E pensare che il pomeriggio era stato pure divertente, tutto passato a giocare con i ragazzi e le ragazze piu` grandi del centro, a basket, a calcio; ho pure scavalcato un cespuglio di rovi aggrappandomi a un muro con una mano per raccogliere il pallone con l’altra. Ho tagliato la legna, in maniera troppo diversa dal reparto. Mi sono sdraiato sull’erba, sotto un tramonto ocra, pensando che veramente non ci sono nuvole perfette come in Africa. Ho camminato per il quartiere senza torcia, perche` ormai conosco gli accidenti della strada. Di quella fisica.
P.s. Tutto sommato dieci giorni non sono pochi per cambiare idea, anche se il rapporto pro e contro e` sconvenientemente sfavorevole.
P.p.s. Magari qualcuno mi rispondera`, oggi, ammettendo che Si`, questo post e` proprio brutto.
P.p.p.s. Centomila punti a chi becca la citazione del titolo.
Ale
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“…in mezzo ad un popolo rozzo e scortese, senza voglia di lottare per il suo futuro?..”
RispondiEliminano. non posso credere che tu pensi che l’italia sia solo questo.
per dove e come sei cresciuto. per come sei. per le persone forti, determinate, ottimiste nonostante tutto, che credono che si debba e si possa cambiare anche se costa fatica, molta fatica.
tu l’hai dimostrato che si possono raggiungere grandi risultati se non ci si rassegna, no?
e sei …disprezzato da persone cui voglio bene..? sicuro?
anche tu a diverse persone potrai essere antipatico, malvisto o solo stare cordialmente sulle scatole, c’è di sicuro chi ti detesta o ti invidia. ma disprezzato? certo non si può (ma lo vorresti?) neppure piacere a tutti. forse dovrai spostare tu l’ago, e non seguirlo per poi finire bloccato dai ghiacci….(e che vuol dire?)
…….
« Su, coraggio, coraggio
coraggio, è una tale gioia
coraggio, prendila con naturalezza.
Tutti hanno qualcosa da nascondere
tranne me e la mia scimmia. »
…..
simama, legeza e incamera ogni istante dei prossimi giorni.
jambo kima kanzi. nakupenda sana wewe
p.s. col cavolo. intendo brutto il post. col cavolo, mzungu.
p.s.bis suggerimento: tu scrivi e basta. lascia perdere l’ipotesi di fare il critico. vali una cicca
p.p.s. “Fuata nyuki ule asali”
ale... quante cose avrei da dirti! p.s. a bizzeffe e racconti da condividere e domande da farti e ammirazione da spedirti a mucchi! le cose che hai scritto scendono dentro e lasciano un segno.
RispondiEliminaeppure per ora ti dico solo una cosa: ti ho conosciuto svogliato e nauseato dal latino e dal greco il giorno della nostra prima lezione e ora ti ritrovo... uomo! quanto sei cresciuto, quanto mi rende felice tutto ciò! vedere quanti colori, quanti passi, quanti gesti possono nascere da un bozzolo che s'è visto crescere è una delle gioie più grandi della vita. forse non ho sbagliato tutto a fare questo lavoro...
e chissenefrega se sai più parole di swahili che di greco!!! se gli anni dell'odioso polipo sarpi ti devono lasciare qualcosa, ciò non è l'aoristo terzo o l'ottativo perfetto! quello che spero ti rimanga è la consapevolezza dell'uomo, del suo cercare, della sua curiosità; la riflessione sul fatto che odisseo non sarebbe nessuno senza i suoi viaggi, i suoi gesti, le sue maschere. e tuttavia odisseo non sarebbe lui se non tornasse ad itaca. sì, la troverai cambiata, come diceva kavafis; sì l'italia non ti piacerà (e come biasimarti!), sì sarà dura. eppure i veri viaggi sono quelli che ci mettono in gioco con noi stessi anche nelle terre note...
il vero filosofo che s'è liberato dalle ombre e dalle catene e ha visto il sole, torna giù, per per liberare gli antichi compagni. dopo l'ascesa eroica sul vulcano, il vero dolore sarà tornare sotto terra. eppure tu puoi farcela: sei un uomo adesso e con molte più qualità di chi sa l'aoristo passivo di iemi!
vorrei scriverti miliardi di cose, ma temo di star diventando noiosa e pedante. me ne dispiaccio. anch'io vorrei raccontare sensazioni, ma le parole per lo più confondono e i gesti sono molto meglio. per cui un grandissimo abbraccio!
molto fiera di te,
ale (vero che hai capito che ale sono?????)